Bene ha fatto ABI ad interessare governo e istituzioni sulla necessità di tutelare le lavoratrici ed i lavoratori bancari rispetto all’obbligo di riservatezza in caso di segnalazione di operazioni sospette.
“L’iniziativa decisa oggi all’unanimità dal Comitato Esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana è importante ed è totalmente condivisa la preoccupazione che possano derivare pregiudizi concreti a danno dei Dipendenti bancari. E’ assolutamente necessario, infatti, alla luce anche dei recenti fatti di cronaca relativi a presunti abusi nell’accesso ai dati ed alle informazioni derivanti da segnalazione di operazioni sospette, tutelare l’anonimato delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Settore che nell’adempimento dell’obbligo di segnalazione di tali operazioni sul territorio italiano non devono essere espositi a rischi di sorta”.
Lo dichiara il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL Emilio Contrasto che ricorda che “i dipendenti bancari hanno sempre svolto un ruolo fondamentale nel contrastare ogni forma di illegalità, osservando con il massimo zelo tutte le prescrizioni tempo per tempo emanate delle competenti Autorità al fine di impedire fenomeni criminosi. La tutela, quindi, della loro riservatezza – per come previsto espressamente peraltro dalla normativa – deve essere una priorità assoluta e le Istituzioni interessate devono porre in essere tutte le azioni necessarie a salvaguardia dell’assoluto anonimato delle Lavoratrici e dei Lavoratori coinvolti”.
Roma, 20 marzo 2024