In questi giorni la nostra azienda sta inviando tramite e-mail le istruzioni riguardanti la sostituzione di alcuni smartphone aziendali ormai obsoleti. Nell’allegato all’e-mail si trovano anche le istruzioni per creare volontariamente un account di Google personale sul nuovo dispositivo aziendale.
A questo punto, però, dev’esser scattato un cortocircuito neuronale nella compilazione delle istruzioni aziendali, visto che altrimenti si fa fatica a spiegare perché:
- da una parte si ricordi ai colleghi che <<è vietato scaricare App non aziendali e/o a pagamento con l’account di lavoro>> (scritto in rosso ed evidenziato in giallo a pag. 23) ma, al contempo,
- si forniscano le istruzioni per installare sul proprio account personale App quali ad esempio (ma guarda il caso) … WhatsApp!
Quindi:
- se è vietato installare WhatsApp sullo smartphone aziendale usando l’account aziendale,
- è invece autorizzata l’installazione di WhatsApp sullo smartphone aziendale utilizzando l’account personale.
Risultato: WhatsApp sarà collegato al numero di telefono aziendale, ancorché installato con l’account personale (WhatsApp è collegato al numero di telefono utilizzato per l’installazione).
Sembra quasi di trovarsi di fronte ad un classico esempio di dissonanza cognitiva: porto il bambino al mare dotandolo di secchiello e paletta (smartphone), ma dicendogli che non si azzardi a scavare buche o a costruire castelli con la sabbia (installare App)!
Forse è il caso di far pace col cervello per una volta.
Nel ricordare quanto previsto dal nostro CCNL, ovvero: <<… le comunicazioni di lavoro avvengano, salvo temporanee ed eccezionali esigenze, esclusivamente tramite dispositivi e canali aziendali…>> (art. 44), evidenziamo che la creazione del proprio account personale può essere solo una scelta VOLONTARIA e proprio per questo da valutare con la massima attenzione.
L’utilizzo di alcune App, come ad esempio WhatsApp, potrebbe generare problemi nel rapporto con i colleghi, con i superiori e con i clienti, sia per quanto riguarda la normativa che regola l’orario di lavoro e il correlato diritto alla disconnessione, sia per quanto attiene alla gestione di dati sensibili e confidenziali che potrebbero essere scambiati/trattati in maniera inopportuna, esponendosi così anche a eventuali contestazioni disciplinari.
Vi invitiamo pertanto ad usare molta, ma molta prudenza prima di creare un account personale sul telefono aziendale.
Ultimo suggerimento (non richiesto), questa volta dedicato all’Azienda: quando si predispongono delle istruzioni, ancorché riguardanti temi specialistici (nel nostro caso la configurazione dei telefoni), è buona regola farlo cercando di rendere il proprio linguaggio il più comprensibile possibile per gli utenti.
Frasi come questa: <<Se si utilizzasse l’utenza da dipendente per l’enrollement su StrongAuth, nel momento in cui si accede alla VPN… >> attengono più alla lingua aliena klingon di Star Trek, che all’italico idioma (e forse non è stato poi così banale inserire nel CCNL l’obbligo che le <<comunicazioni aziendali… devono essere redatte in lingua italiana… >>), ad majora.