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SMART WORKING: per un accordo serve un cambio di passo aziendale!

L’Azienda negli ultimi incontri si è limitata a riproporre le sue posizioni senza alcuna apertura nei confronti delle nostre richieste, pertanto oggi le Delegazioni Sindacali hanno dichiarato che in assenza di un cambio di passo l’esito della trattativa rischia di essere compromesso.

La posizione aziendale di chiusura nei confronti delle richieste sindacali conferma l’impressione iniziale di un’Azienda che interpreta lo Smart Working unicamente come uno strumento discrezionale di riduzione dei costi e di pianificazione organizzativa, che non tiene conto delle esigenze di tutte le Colleghe e i Colleghi.

Prima di entrare nei dettagli dei singoli aspetti è necessario che l’Azienda modifichi decisamente la sua posizione a partire da questi temi principali:

  • garantire una fruizione concreta e non simbolica dello Smart Working per tutti, inclusi i colleghi della Rete anche per ridurre le distanze tra i diversi comparti della Banca;
  • individuare strumenti tecnici che permettano una reale disconnessione al termine del proprio orario di lavoro;
  • l’erogazione piena del buono pasto per tutte le giornate lavorate in Smart Working e il riconoscimento di indennizzi per le spese energetiche e di connessione, oltre ad un contributo per l’allestimento della postazione di lavoro.

Ci aspettiamo che la settimana prossima l’Azienda dimostri un effettivo cambio di passo senza il quale sarà impossibile raggiungere un accordo.

Milano, 4 ottobre 2022

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo

FABI-FIRST/CISL-FISAC/CGIL-UILCA-UNISIN

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