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Misure di Emergenza e Prevenzione per le Ondate di Calore: Azioni e Responsabilità dei Preposti

I vigenti Piani di Emergenza di Gruppo adottano una metodologia per determinare l'”indice di calore” ponderando temperatura e umidità, con interventi rapidi in caso di malfunzionamento dei sistemi di condizionamento. In situazioni critiche, è prevista la sospensione delle attività fino al ripristino delle condizioni ottimali. La funzione Prevenzione e Protezione ha avviato un monitoraggio quotidiano per informare tempestivamente le strutture e predisporre misure preventive. Il ruolo del Preposto è cruciale per adottare ulteriori misure di tutela per i lavoratori vulnerabili.

Riportiamo l’articolo pubblicato sulla Intranet aziendale:

Tutela Aziendale: fronteggiare le “ondate di calore”

I vigenti Piani di Emergenza di Gruppo già adottano, sulla base delle specifiche indicazioni dell’INAIL in materia, una metodologia per la determinazione dell’ “indice di calore” che pondera temperatura e umidità, individuando diversi range di comfort/discomfort (vedi allegato).

In caso di malfunzionamento/blocco dell’impianto di condizionamento/raffrescamento, gli stessi Piani di Emergenza di Gruppo prevedono, previa apertura di apposito ticket, l’intervento rapido del manutentore per l’adozione di misure compensative immediate (pinguino, ventilatore etc.) e per il rilevamento dei valori di temperatura e umidità ai fini della determinazione del suddetto ”indice di calore”. Laddove i parametri rilevati dovessero ricadere nelle fasce rossa o arancione, è prevista la sospensione dell’attività fino al ripristino di condizioni microclimatiche accettabili.

Nell’attuale contingenza e nelle more di possibili interventi normativi di carattere generale, la funzione Prevenzione e Protezione della struttura Safety  ha da giorni disposto un monitoraggio quotidiano dei bollettini di criticità nazionale in modo da informare tempestivamente le strutture del territorio circa situazioni di allerta ed eventualmente concordare misure preventive di tipo tecnico-organizzativo.

In prima battuta è già stato disposto che, nei territori contrassegnati da maggiori criticità, l’accensione degli impianti venga anticipata di un’ora al mattino. E’ inoltre previsto, laddove necessario, il mantenimento in funzione degli stessi impianti oltre il normale orario di lavoro (ad esempio sino alle 18.30 per le filiali che sperimentino il 4X9).

Particolarmente rilevante è, in questo contesto, il ruolo del Preposto (Direttore di filiale/Responsabile UOG) che ha la facoltà, in relazione alle specifiche condizioni ambientali, di adottare – anche con il supporto della funzione Prevenzione e protezione della struttura Safety  e delle strutture del Personale – misure di tutela ulteriori nei confronti di lavoratori in condizioni di vulnerabilità.

In termini generali i tecnici della Funzione Prevenzione e Protezione sono a disposizione per gestire situazioni particolari (gestione_emergenze@intesasanpaolo.com).

Si richiama infine l’attenzione sull’allegato documento del Ministero della Salute che indica alcuni comportamenti che possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di calore.

Allegati:

Piano di emergenza blocco impianti climatizzazione areazione (Intesa Sanpaolo)

Opuscolo Ministero della Salute con informazioni utili

Fonte e link