Comunicati

Fringe benefit

Informativa sugli aspetti fiscali in merito agli interessi dei prestiti a tasso agevolato.

COSA SONO
I fringe benefit (beni accessori/aggiuntivi) sono dei compensi in natura (non in denaro) erogati sotto forma di beni o servizi.

TRATTAMENTO
I fringe benefit sono considerati dal fisco retribuzione aggiuntiva e come tale concorrente alla formazione del reddito da lavoro.

TASSAZIONE – ESENZIONE
I fringe benefit sono soggetti a tassazione IRPEF ordinaria e a contribuzione INPS, ma solo se il loro valore supera complessivamente una determinata soglia di esenzione che, per l’anno 2022, è stata fissata in euro 600 (decreto “Aiuti-bis”).
Una volta superata la soglia tutta la somma, non solo quella eccedente i 600 euro, sarà assoggettata a tassazione e a contribuzione previdenziale.

TIPOLOGIE BENI E SERVIZI
Nei fringe benefit rientrano molteplici categorie di beni e servizi, quali ad esempio: auto aziendale, smartphone/telefono cellulare, tablet, personal computer (tutti ad uso promiscuo), etc. etc..
In particolare vi rientrano anche gli interessi relativi ai mutui e ai prestiti a tasso agevolato concessi ai dipendenti (art. 51 comma 4 lettera b del TUIR), che per la nostra categoria di lavoratori possono avere un impatto importante nel caso in cui il tasso d’interesse applicato dal datore di lavoro sia inferiore al tasso dell’M.R.O. (Main Refinancing Operations Interest Rate, c.d. tasso BCE).
Tenuto conto che negli ultimi anni il tasso MRO è stato pari (o inferiore) allo zero, l’impatto degli interessi sui prestiti agevolati era nullo.
La situazione, però, è cambiata e la BCE ha iniziato ad aumentare il tasso MRO sopra lo zero (attualmente 1,25% e si ipotizzano ulteriori rialzi), cosicché anche gli interessi relativi ai mutui e ai prestiti agevolati potrebbero rientrare nuovamente nel conteggio dell’importo dei fringe benefit.

ESEMPIO CALCOLO
Come si calcola l’importo del fringe benefit sui mutui/prestiti agevolati?
Nei mutui/prestiti agevolati ai dipendenti, il fringe benefit è costituito dal 50% della differenza tra

  • l’importo degli interessi calcolato in base al tasso ufficiale MRO vigente al termine di ciascun anno e
  • l’importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi.

Esempio:
mutuo importo capitale euro 100.000; tasso fisso 0,50%; tasso MRO ipotizzato pari al 2,00% al 31/12/2022;
Formula:         Tasso MRO – Tasso mutuo  =  2,00% – 0,50%  =  0,75%
2                                           2
0,75% di 100.000 euro = 750 euro
Fringe benefit ottenuti nel 2022 = 750 euro.
Visto che l’importo di euro 750 è maggiore della soglia di esenzione di euro 600 stabilità per il 2022, su tutto l’importo di 750 euro sarà applicata la tassazione ordinaria e la contribuzione INPS.

ATTENZIONE 
Alla luce di quanto è stato illustrato e considerato il mutato scenario economico, consigliamo ai possessori di un mutuo/prestito a condizioni agevolate di valutare attentamente l’utilizzo come fringe benefit (piattaforma Welfare HUB) un importo a suo tempo destinato al conto sociale.
Ribadiamo ancora una volta che il superamento della somma di euro 600* (per il 2022) causerebbe la tassazione ordinaria di tutto l’importo complessivo dei fringe benefit.
In attesa di un auspicato intervento da parte del governo sull’intera normativa fiscale (come riportato nel comunicato stampa del Segretario Generale di Unisin / Confsal Emilio Contrasto), abbiamo chiesto all’azienda un approfondimento con particolare riguardo a coloro che avessero già usufruito dei prodotti e servizi attraverso la piattaforma Welfare Hub e che si trovassero nella condizione di aver superato il limite dei 600 euro previsti di esenzione.

*         Non sono considerati fringe benefit i 200 euro in buoni benzina in virtù del decreto Ucraina.

Scarica il comunicato stampa del Segretario Generale di Unisin / Confsal Emilio Contrasto

Scarica il comunicato

Milano, 06/10/2022