Dato il crescente numero di contestazioni ricevute dai colleghi addetti alla gestione del contante nelle filiali, ricordiamo che l’operatore, anche più volte al giorno e solo per le apparecchiature in carico alla filiale, deve verificare la presenza di banconote “L2 – Sospette di falsità”. Nel caso dovesse riscontrare banconote classificate come L2, terminata l’attività di recupero è necessario procedere tempestivamente a redigere il verbale SIMEC e inviarlo alla Banca d’Italia. NON CI SONO ALTERNATIVE AL PUNTUALE RISPETTO DI QUESTA NORMATIVA, PENA L’ESSERE DESTINATARI DI UN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE.
Importantissimo: le banconote recuperate dalle apparecchiature come sospette di falsità non devono essere sottoposte a ulteriore verifica con diverse apparecchiature conformi, né tanto meno è consentita alcuna ulteriore valutazione manuale e, per nessun motivo, possono essere restituite al cliente.
Le banconote DEVONO essere inviate alla Banca d’Italia con i relativi verbali SIMEC nei tempi normativamente stabiliti, a pena di sanzioni pecuniarie a carico solidale della Banca e dell’operatore responsabile dell’omesso e tempestivo inoltro all’Autorità di Vigilanza.
Nel solo caso eccezionale in cui la Filiale riscontri un eccessivo numero di banconote scartate come sospette di falsità, rispetto ai quantitativi normalmente rilevati, e sospetti un malfunzionamento dell’apparecchiatura, deve aprire immediatamente un Incident e procedere come descritto nella relativa normativa.
È fondamentale non trascurare in alcun modo le direttive, poiché non ottemperare in maniera precisa e scrupolosa costituisce anche violazione del modello 231 della Banca.