“Ancora una volta, un efficace e costruttivo modello di relazioni industriali determina risultati di grande valenza e in grado di accompagnare importanti e strutturali processi di riorganizzazione con strumenti in grado di salvaguardare Colleghe e Colleghi, oltre che i livelli di occupazione nel Gruppo”
“Nella tarda serata di ieri – dichiara il Coordinatore UNISIN/CONFSAL del Gruppo Intesa Sanpaolo Franco Morale – è stato firmato in Intesa Sanpaolo un importante e innovativo accordo che definisce un quadro di riferimento che impegna l’Azienda, sino al 2030, all’individuazione con il Sindacato delle migliori soluzioni per la gestione delle ricadute derivanti dalla trasformazione digitale e dalle innovazioni tecnologiche che stanno interessando tutto il Settore”.
Prosegue sempre Morale: “L’aver concordato l’impegno a definire a breve specifici e strutturali percorsi formativi che accompagneranno i Colleghi e le Colleghe nelle trasformazioni in atto, rappresenta una garanzia per la tutela della occupabilità e dell’occupazione in tutto il Gruppo”.
Il Segretario Nazionale UNISIN/CONFSAL, Massimiliano Lanzini, ricorda che “quanto previsto dall’accordo sottoscritto in Intesa Sanpaolo, ossia l’aver stabilito un numero di assunzioni di 3.500 Risorse, di cui 2.000 FTE (full time equivalent) e 1.500 con contratti a tempo parziale da destinare sulla rete, a fronte di 4.000 uscite da gestire solo attraverso pensionamenti incentivati e prepensionamenti sempre su base esclusivamente volontaria, garantisce una reale tutela dei livelli occupazionali presenti in azienda e la conferma del ruolo di Intesa Sanpaolo come primo datore di lavoro privato nel nostro Paese”.
“Quello sottoscritto – conclude il Segretario Lanzini – è un accordo di alta valenza, che ha tenuto conto delle richieste del tavolo sindacale e che dimostra come, ancora una volta, un efficace e costruttivo modello di relazioni industriali determina risultati di grande rilevanza e in grado di accompagnare importanti e strutturali processi di riorganizzazione con strumenti in grado di salvaguardare Colleghe e Colleghi, oltre che i livelli di occupazione nel Gruppo”.