Nell’ambito degli incontri tra le Organizzazioni Sindacali e i responsabili delle Divisioni, nella giornata di ieri abbiamo incontrato il Dottor Lino Mainolfi, responsabile della Divisione Private Banking.
Il Dottor Mainolfi ha illustrato la revisione organizzativa con la creazione dell’Area di Coordinamento Affari, dell’Area di Coordinamento Marketing, Prodotti e Modello di Business e dell’Area di Coordinamento Operativo.
Il totale organico della divisione è di 4.188 unità, di cui 3.510 in Italia e 678 all’estero, con il 56% di presenza maschile e il 44% femminile.
In relazione alle masse amministrate a dicembre 2023 Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking si collocava al 5° posto nell’ambito del Private Banking in Europa.
Per quanto riguarda i risultati a fine 2023 è stata registrata una raccolta netta pari a 12,1 Mld, gli Asset Under Management si sono attestati a 359,8 miliardi, gli Asset Under Management di risparmio gestito sono stati pari a 209,7 miliardi, con un utile netto di un miliardo e quattrocento milioni. L’azienda ha sottolineato l’importante contributo di tutte le lavoratrici e i lavoratori al raggiungimento di tali risultati e nella gestione di circa un milione di clienti.
Interpellato sull’impatto dell’intelligenza artificiale, il responsabile della Divisione – dopo aver ribadito la centralità delle persone e delle relazioni dirette con la clientela – ha indicato l’utilità e la rilevanza di innovazione e AI in relazione allo sviluppo del trading, dedicato in particolare ai professionisti di tale attività, mentre Fideuram Direct si concentra sulle attività fintech con un’autonoma gestione da parte della clientela.
Dal punto di vista aziendale la digitalizzazione tende a ridurre i tempi di lavorazione e le attività di routine mentre altri miglioramenti sui carichi di lavoro sono stati resi possibili attraverso i progetti di “welcome crediti” e “welcome persone giuridiche” e l’accentramento di attività relative all’antiriciclaggio.
I TEMI POSTI DALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
Come parte sindacale abbiamo posto alcuni temi inerenti le condizioni di lavoro e i trattamenti previsti nei confronti delle persone che, anche con differenti forme contrattuali, operano della Divisione Private Banking. In particolare ci siamo soffermati sui seguenti argomenti:
Percorsi professionali
È indispensabile riprendere il confronto con l’obiettivo di raggiungere un accordo sindacale che offra adeguate garanzie di una progressione economica e di carriera.
Livelli di organico e ricorso al lavoro interinale
In particolare nella rete rileviamo una situazione di sofferenza. L’utilizzo della somministrazione di lavoro (c.d. interinali) costituisce un’ulteriore criticità, considerato che in molte realtà una lavoratrice o un lavoratore interinale (quindi a termine) rappresenta l’unica “forza lavoro” dell’unità produttiva. Abbiamo stigmatizzato il ricorso a forme di lavoro precario, che riteniamo in contrasto con le politiche occupazionali adottate dal Gruppo, che sono invece caratterizzate dalla scelta di andare nella direzione della buona e stabile occupazione (anche se dal nostro punto di vista spesso osserviamo che le assunzioni non sono quantitativamente adeguate alle esigenze derivanti dai carichi di lavoro).
Riteniamo di aver colto nella risposta dell’azienda una prima disponibilità ad affrontare il tema: un elemento positivo di cui non mancheremo di seguire gli sviluppi.
Sistema incentivante
Abbiamo evidenziato la necessità di una maggiore attenzione nella definizione del sistema incentivante (per il quale il CCNL limita le prerogative sindacali al diritto a un preventivo confronto che anticipi la sua introduzione) in particolare per i profili amministrativi. Secondo quanto dichiarato dall’azienda esso sarebbe già stato oggetto di miglioramento attraverso recenti interventi che hanno individuato per queste figure professionali obiettivi di carattere essenzialmente qualitativo.
Lavoro Flessibile
Con riferimento all’organizzazione del lavoro abbiamo richiesto un ampliamento della possibilità di accesso al lavoro flessibile, coinvolgendo nella sperimentazione le unità organizzative della Divisione: anche per questo aspetto registriamo con favore il riscontro positivo ricevuto.
Spazi di confronto
Abbiamo infine rappresentato la necessità di ampliare le occasioni di confronto in relazione alle specificità della Divisione Private Banking.
In conclusione, vogliamo registrare il clima positivo che ha caratterizzato lo svolgimento dell’incontro e auspichiamo che da esso e dai segnali di disponibilità che sono emersi su alcuni aspetti, possano scaturire miglioramenti per tutti coloro che operano nella Divisione Private Banking.
Milano, 31 Maggio 2024
Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN