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RIFORMA DELLE IMPOSTE DIRETTE

Nessuna novità fiscale sulla R.I.T.A. (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata)… per il momento!

Recentemente il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto riguardante la riforma delle imposte dirette (IRPEF – IRES) sui redditi da lavoro dipendente, autonomo e d’impresa con importanti impatti sulla fiscalità, in attuazione della Legge Delega 111/2023 approvata lo scorso anno.

Per il momento nessuna novità fiscale è stata introdotta sulla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (R.I.T.A.), una forma particolare di erogazione della prestazione previdenziale complementare, per la quale ci si aspetta un significativo intervento restrittivo già a partire dal prossimo anno.

L’intervento ipotizzato, se sarà approvato, permetterà dal 1° gennaio 2025 l’accesso alla RITA solo nel caso di cessazione del rapporto di lavoro per cause diverse dal raggiungimento del requisito pensionistico di qualsiasi genere, il che ridurrebbe in maniera significativa la platea dei possibili beneficiari della prestazione.

In pratica coloro che cesseranno il proprio rapporto di lavoro per maturazione del diritto alla pensione, indipendentemente dalla tipologia della stessa, non potranno più accedere alla R.I.T.A., mentre ad oggi gli unici esclusi sono solo i pensionati per maturazione del requisito di vecchiaia.

La possibilità di accedere alla R.I.T.A., invece, sarebbe mantenuta per i c.d. “ESODATI”, ossia coloro che cessano il rapporto di lavoro per accedere al prepensionamento attraverso il fondo di settore.

Ricordiamo che la R.I.T.A. è soggetta ad un trattamento fiscale agevolato, che prevede una ritenuta a titolo d’imposta con aliquota del 15%, ridotta di 0,3 punti percentuali per ogni anno eccedente il 15° anno di partecipazione alla forma di previdenza complementare, con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali (tassazione minima 9%). Tale trattamento agevolato è applicato indipendentemente dal requisito “vecchio iscritto/nuovo iscritto”, e permette la liquidazione totale del montante, indipendentemente dall’importo accumulato.

Invitiamo pertanto gli interessati che hanno, o avranno a breve, le caratteristiche per chiedere la R.I.T.A., e che stanno valutando l’opportunità di avviare l’iter per la fruizione, a tenere in considerazione queste possibili variazioni.

Al riguardo vi terremmo aggiornati e seguiremo con la massima attenzione le novità su questa importante materia.

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