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Giornata Mondiale dell’Acqua – Diritti, Celebrazione e… Discriminazione?

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua ci preme ricordare che l’acqua è un diritto fondamentale.

Pare invece di diverso parere il nostro datore di lavoro che sembra voler limitare l’accesso all’acqua potabile dei boccioni, all’interno delle filiali esclusivamente alla clientela.

L’acqua non è un premio o un privilegio da riservare solo ai clienti più fedeli, pensiamo invece che dissetarsi sul posto di lavoro sia un diritto fondamentale per tutti.

Riportiamo qui la lettera che i nostri RLS hanno inviato all’azienda.


Al Datore di Lavoro
di Intesa Sanpaolo Spa

Al Responsabile Sicurezza sul
Lavoro di Intesa Sanpaolo Spa

Al R.S.P.P. di Intesa Sanpaolo Spa

Al Responsabile Medicina del
Lavoro e Rischi Psico-sociali di
Intesa Sanpaolo Spa

 

Oggetto: Acqua potabile nelle filiali

Abbiamo notizia di come molti CTPAR stiano inviando ai colleghi delle filiali New Concept di loro pertinenza delle mail per informare che “da gennaio scorso sono state modificate le modalità di approvvigionamento dei boccioni d’acqua  nelle  filiali  NC,  una  scelta obbligata per garantire la sostenibilità economica”.

Nelle stesse mail viene altresì evidenziato che “come indicato anche sulla pagina DI ABC, i quantitativi d’acqua assegnati sono al servizio della sola clientela”.

Quanto sopra riportato risulta quantomeno incomprensibile, perché introduce discriminazione fra colleghi e clienti: d’altronde, sono clienti anche i colleghi, come molti di loro ci hanno già fatto notare, e le colonnine d’acqua sono presenti in molti locali non aperti al pubblico ed anche in molte strutture di Direzione.

Fa sorridere poi che l’azienda parli di sostenibilità economica, visto che nel 2023, pur avendo sopportato il tremendo costo dei boccioni, la banca ha incrementato di molto i propri utili netti, giunti alla stratosferica quota di 7,7 miliardi di euro.

E’ nostro parere che dietro questa decisione, come già al tempo in cui il datore di lavoro aveva pensato di privare le filiali e gli uffici dell’acqua calda, ci sia soltanto il tentativo di assicurarsi risparmi modestissimi.

Come RLS, inoltre, torniamo a chiedere di conoscere le  regole  di  gestione  dei  citati boccioni. Su chi ricade la loro gestione? A chi spetta cambiare il boccione  quando quello in uso si svuota?

Alla luce di quanto sopra esposto, chiediamo che l’azienda consenta l’utilizzo anche al personale dei dispenser di acqua potabile presenti sui luoghi di lavoro, e che venga conseguentemente disposta una fornitura di materia prima che consenta di poter utilizzare con continuità all’interno dei luoghi di lavoro questi piccoli presidi di comfort, utili anche a ridurre lo stress lavoro correlato.

In attesa di necessario seguito, cordiali saluti.

I RLS di Gruppo Intesa Sanpaolo Milano, 21/3/2024