“La BCE con l’odierno intervento di riduzione di 25 punti base dei tre tassi di interesse di riferimento prosegue, mostrando particolare attenzione e coraggio, la sua politica monetaria anche in questo difficile e estremamente variabile panorama economico internazionale, inasprito dalla cosiddetta guerra dei dazi che sta colpendo produzione, distribuzione e consumi in tutti i Paesi del mondo”, evidenzia Emilio Contrasto, Segretario Generale UNISIN/CONFSAL “Va apprezzato il modus operandi della Banca Centrale Europea – prosegue Contrasto – che anziché porre in atto una più semplice azione prudenziale di rinvio a tempi migliori del suo intervento ha preferito proseguire nel taglio dei tassi di interesse al fine anche di stabilizzare durevolmente i tassi di inflazione nell’eurozona all’obiettivo di medio termine del 2%”.
La stessa Banca Centrale Europea precisa che “l’economia dell’area euro ha acquisito una certa capacità di tenuta agli shock mondiali ma le prospettive di espansione si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali”. Inoltre, prosegue affermando che la riduzione odierna “scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria”.
“In un momento storico di grande complessità come quello che si sta vivendo a livello internazionale – conclude il Segretario Generale UNISIN/CONFSAL – l’intervento odierno della BCE può rappresentare un’iniezione di fiducia per i mercati e per l’economia del nostro Continente. In particolare, diventa un segnale di grande importanza per famiglie e imprese che subiscono direttamente i contraccolpi di questa guerra economica mondiale con il rischio concreto di vedere ridurre ulteriormente le proprie capacità e disponibilità economiche e, al tempo stesso, anche l’accesso al credito a tutti i livelli con un ulteriore crescita degli oneri per interessi e mutui difficilmente sostenibili”.